DENDRONATURA N.2 2023

 

1. Basso G, Tomasetti R (2023). Dagli Appennini alle Alpi con la montagna nel cuore.

 

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2. Paletto A, Notaro S, Pallotta E (2023). Strategie di gestione turistica per lo sviluppo territoriale dei siti ad alto valore naturalistico: il caso studio della faggeta del Monte Cimino.

 

Riassunto: In questi ultimi decenni, il nature-based tourism in siti ad elevato valore naturalistico sta assumendo un’importanza crescente a livello internazionale per via degli impatti positivi sull’economia locale. Tuttavia, se il nature-based tourism non è gestito in modo sostenibile e inclusivo può dar luogo a una serie di svantaggi ambientali (e.g., perdita di biodiversità) e sociali (e.g., emarginazione delle comunità locali dai processi decisionali). Il presente studio si è focalizzato sull’identificazione di possibili strategie di valorizzazione del nature-based tourism in un caso studio in Italia (antica faggeta del Monte Cimino in provincia di Viterbo). A tal fine, una consultazione dei principali portatori d’interesse locali è stata condotta per identificare e categorizzare i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce della faggeta del Monte Cimino in una prospettiva di nature-based tourism. I risultati mostrano che i punti di forza più rilevanti della faggeta di Monte Cimino sono la certificazione UNESCO e il valore ambientale del sito, mentre i principali punti di debolezza sono l’attuale mancanza di una partnership tra pubblico e privato e il crescente fenomeno di overtourism nei weekend estivi. Riguardo ai fattori esterni, i risultati mostrano che tra le più importanti opportunità c’è il maggior coinvolgimento degli attori sociali nella gestione del sito e le potenzialità di sviluppo di attività di forest bathing e di educazione ambientale. Infine, la principale minaccia, a detta dei portatori d’interesse, è legata ai cambiamenti climatici e agli eventi atmosferici estremi che potrebbero compromettere la qualità del sito.

 

Parole chiave: turismo basato sulla natura, sostenibilità, inclusività, portatori d’interesse, pubblica partecipazione

 

Abstract: In the last decades, nature-based tourism in high environmental value sites is assuming growing importance at an international level due to the positive impacts on the local economy. However, if nature-based tourism is not managed in a sustainable and inclusive way it can give rise to environmental disadvantages (e.g., loss of biodiversity) and social disadvantages (e.g., marginalization of local communities in the decision-making processes). The present study focused on the identification of possible strategies for enhancing nature-based tourism in a case study in Italy (ancient beech forest of the Monte Cimino in the province of Viterbo). To this end, a consultation of the main local stakeholders was conducted to identify and categorize the main strengths, weaknesses, opportunities and threats of the Monte Cimino European beech forest from a nature-based tourism perspective. The results show that the most important strengths of the Monte Cimino European beech forest are the UNESCO certification and the environmental value of the site, while the main weaknesses are the current lack of a public-private partnership and the overtourism in the summer weekends. Regarding the external factors, the results show that the most important opportunities are the greater involvement of social actors in the site management and the potential to develop forest bathing and environmental education activities. Finally, the most important threat is climate change and extreme weather events that could compromise the site according to the stakeholders’ opinions.

 

Key words: nature-based tourism, sustainability, inclusiveness, stakeholders, public participation

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3. Brunori A, Dini F, Mencagli M (2023). Certificazione PEFC dell’idoneità al benessere forestale - forest bathing: basi scientifiche e casi concreti.

 

Riassunto: Non tutti i boschi sono ugualmente idonei ad ospitare esperienze per scopi salutistici e di perseguimento del benessere psico-fisico da parte dei fruitori, perché non è detto che tutti posseggano in ugual misura e in maniera adeguata le necessarie caratteristiche strutturali, botaniche, paesaggistiche, simboliche, biochimiche e biofisiche, o perché risentono negativamente di elementi detrattori, o anche perché semplicemente non sono accessibili e “ospitali”.

Perciò a partire dal 2021 è stato elaborato da PEFC Italia uno standard che indica i requisiti per la certificazione dell’idoneità delle aree forestali al benessere forestale. Rappresenta un originale criterio di screening delle caratteristiche che dovrebbero possedere le aree forestali per il favorevole svolgimento di attività finalizzate all’autopromozione del benessere psico-fisico, tra cui il “forest bathing” o per attività svolte in bosco da professionisti della salute, come la “forest therapy”.

Le fonti su cui si basano i criteri che individuano requisiti e indicatori sono rigorosamente scientifiche e in massima parte costituite da studi, teorie ed aspetti applicativi diffusamente riconosciuti a livello internazionale. L’articolo descrive le caratteristiche dello standard di certificazione e fornisce alcuni casi concreti di applicazione e di attuale fruizione.

 

Parole chiave: idoneità al benessere forestale, forest bathing, certificazione Servizi Ecosistemici, PEFC 

 

Abstract: Not all forests are equally suitable to host experiences for health purposes and the pursuit of psycho-physical wellbeing on the part of their users, because they may not all possess the necessary structural, botanical, landscape, symbolic, biochemical and biophysical characteristics to the same extent and in an adequate manner, or because they are negatively affected by detrimental elements, or even because they are simply not accessible and “hospitable”.

Therefore, starting in 2021, a standard has been developed by PEFC Italy that indicates the requirements for certifying the suitability of forest areas for forest welfare. It represents an original screening criterion of the characteristics that forest areas should possess for the favourable performance of activities aimed at the self-promotion of psycho-physical well-being, including “forest bathing”.

The sources on which the criteria identifying requirements and indicators are based are rigorously scientific and for the most part consist of studies, theories and application aspects that are widely recognised internationally. The article describes the characteristics of the certification standard and provides some concrete cases of application and current use.

 

Key words: suitability for well-being in the forest, forest bathing, ecosystem services certification, PEFC

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4. Paletto A, De Meo I, Ceotto E, Becagli C, Casagli A, Manici LM (2023). Il ruolo delle Short Rotation Forestry (SRF) nella mitigazione dai cambiamenti climatici: il caso studio di Anzola dell’Emilia.

 

Riassunto: Negli ultimi decenni, la politica agricola e energetica dell’Unione Europea (UE) ha incoraggiato la realizzazione di piantagioni di Short Rotation Forestry (SRF) finalizzate a produrre materia prima legnosa per uso energetico e al contempo a ridurre le emissioni di gas clima-alteranti in atmosfera. Recentemente, alcune SRF realizzate negli anni ’90 del secolo scorso in Italia sono state abbandonate sia per ragioni economiche che ambientali. L’obiettivo del presente studio è stato quello di investigare il ruolo delle SRF abbandonate nella mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso la stima dell’assorbimento e dello stoccaggio di carbonio atmosferico nella biomassa epigea, ipogea e nel legno morto. Lo studio è stato condotto in tre piantagioni (con la presenza di pioppo ibrido, salice bianco e robinia pseudoacacia), realizzate nel 2002 e abbandonate nel 2008, ubicate nel comune di Anzola dell’Emilia in provincia di Bologna. I risultati mostrano un C-stock, in tre dei cinque C pool (biomassa epigea e ipogea, legno morto), pari a: 47,30 MgC/ha per il pioppo ibrido (65,3% nella biomassa viva e 34,7% nel legno morto rispettivamente), 23,02 MgC/ha per il salice bianco (77,6% e 22,4% rispettivamente) e 80,41 MgC/ha per la robinia pseudoacacia (95,9% e 4,1% rispettivamente). Il C-sequestration per il periodo 2008-2021 è stato stimato in 2,22 MgC/ha anno per il pioppo ibrido, 1,91 MgC/ha anno per il salice bianco e 3,29 MgC/ha anno per la robinia pseudoacacia. I risultati del presente studio mettono in luce come le SRF abbandonate possono svolgere un importante ruolo di stoccaggio temporaneo di carbonio, sia nella biomassa viva che morta, prima del processo di rinaturalizzazione e della futura affermazione delle specie autoctone.

 

Parole chiave: piantagioni a ciclo breve, abbandono gestionale, pioppo ibrido, salice bianco, robinia pseudoacacia

 

Abstract: In the last decades, the European Union (EU) rural and energy policy encouraged the implementation of Short Rotation Forestry (SRF) plantations aimed to produce wood raw materials for energy use and to reduce greenhouses gas (GHGs) emissions. Recently, some SRF plantations developed in the 90s in Italy have been abandoned both for economic and environmental reasons. The aim of this study is to investigate the role of abandoned SRF plantations in climate change mitigation through the estimation of the carbon stock (C-stock) and fluxes (Csequestration) in living biomass and deadwood. The study was conducted in three SRF plantations (with hybrid poplar, white willow, and black locust) – planted in 2022 and abandoned in 2008 – located in Anzola dell’Emilia, province of Bologna. The results show a C-stock – including three of five C pools (above-ground, below-ground and deadwood) – equal to: 47.30 MgC/ha for hybrid poplar (65.3% in biomass and 34.7% in deadwood respectively), 23.02 MgC/ha for willow (77.6% and 22.4% respectively), and 80.41 MgC/ha for black locust (95.9% and 4.1% respectively). The average C-sequestration for the period 2008-2021 is estimated in 2.22 MgC/ha year for hybrid poplar, 1.91 MgC/ha year for white willow, and 3.29 MgC/ha year for black locust. The results of the present study show that the abandoned SRF can play an important temporary carbon storage role, both in live and dead biomass, before the re-naturalization process and the future affirmation of native species.

 

Key words: short cycle plantations, management abandonment, hybrid polar, white willow, black locust

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5. Nieddu S (2023). Analisi diacronica del paesaggio forestale nella Provincia Autonoma di Trento.

 

Riassunto: Nel presente articolo è stata effettuata una analisi diacronica della superficie forestale della Provincia Autonoma di Trento. È stato realizzato un confronto tra la carta forestale del 1936 rispetto alla cartografia del 2011, riscontrando 3 diversi comportamenti di conservazione del bosco, deforestazione e forestazione con riferimento a 3 diverse categorie: conifere, latifoglie e boschi misti. La superficie forestale conservata al 2011, rispetto al 1936, è la maggiore; seguono le superfici di nuova forestazione mentre i boschi trasformati per l’agricoltura e le infrastrutture sono la minore quota. Inoltre è stata effettuata, con una serie di set di indicatori, l’analisi delle metriche del paesaggio forestale di confronto tra le 2 carte forestali del 1936 e del 2011 riscontrando un notevole aumento del grado di frammentazione del paesaggio forestale.

 

Parole chiave: analisi diacronica, carte storiche, metriche del paesaggio

 

Abstract: In this article a diachronic analysis of the forest area of the Autonomous Province of Trento has been carried out. A comparison was made between the 1936 forest map and the 2011 cartography, finding 3 different forest conservation behaviors, deforestation and forestation with reference to 3 different categories: conifers, deciduous and mixed forests. The forest area preserved in 2011, compared to 1936, is the largest; follow the surfaces of new forestation while the forests transformed for agriculture and infrastructures are the smallest share. Furthermore, with a series of sets of indicators, the analysis of the metrics of the forest landscape was carried out in comparison between the 2 forest maps of 1936 and 2011, noting a significant increase in the degree of fragmentation of the forest landscape.

 

Key words: diachronic analysis, historical maps, landscape metrics

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6. Montibeller S (2023). Messa in sicurezza di versante compromesso da schianti Vaia mediante l’uso di esplosivo con microcariche sulle ceppaie.

 

Riassunto: Nella Provincia Autonoma di Trento l’evento Vaia ha causato moltissimi danni ai boschi e fatto venire meno le funzioni primarie che questi garantivano nelle vallate alpine. Di primaria importanza in certi contesti è la funzione di protezione che i boschi assicurano. Si tratta in primo luogo della protezione da caduta massi e da valanghe. Con l’atterramento delle piante non solo queste funzioni sono venute a mancare, ma si è generato un nuovo pericolo collegato al potenziale rotolamento a valle delle ceppaie divelte dalla tempesta e rimaste in bosco dopo l’asportazione della parte epigea da parte delle imprese di utilizzazione forestale. La messa in sicurezza dei versanti ha quindi avuto molti approcci, diversificati secondo le tecniche messe in campo, i pericoli intrinsechi presenti sui versanti e le infrastrutture realizzate sia con tecniche di bio ingegneria che di ingegneria strutturale mirata alla prevenzione rischi. L’approccio della gestione delle ceppaie divelte da Vaia con le micro cariche esplosive a limitato impatto ambientale, ha permesso di sperimentare una nuova tecnica che consente di ottenere, oltre alla messa in sicurezza delle ceppaia stessa, una rete protettiva anti caduta materiali dal versante. Questa rete, le cui maglie sono costituite dall’intreccio delle ceppaie semi frantumate ed ancora in stretta connessione con i monconi di fusto, permette anche l’instaurarsi di micro habitat fondamentali per la neo colonizzazione dei futuri popolamenti forestali.

 

Parole chiave: versanti, sicurezza, microesplosivi

 

Abstract: In the Autonomous Province of Trento, the Vaia event caused a great deal of damage to the woods and brought about the loss of the primary functions they guaranteed in the Alpine valleys. Of primary importance in certain contexts is the protective function that the woods guarantee. This primarily concerns the rockfall and avalanche protection function. With the knocking down of the trees, not only these functions have ceased to exist, but a new danger has arisen connected to the potential rolling downstream of the stumps uprooted by the storm and remaining in the wood after the removal of the epigeal part by the construction companies forest use. The safety of the slopes has therefore had many approaches, diversified according to the techniques put in place, the intrinsic dangers present on the slopes and the infrastructures created both with bioengineering and structural engineering techniques aimed at risk prevention. The approach of managing the stumps uprooted by Vaia with micro explosive charges with limited environmental impact, has made it possible to experiment with a new technique which allows to obtain, in addition to making the stump itself safe, a protective net against falling materials from the slope. This network, whose meshes are made up of the interweaving of semi-crushed stumps and still in close connection with the stem stumps, also allows the establishment of micro-habitats essential for the neo-colonization of future forest populations.

 

Key words: slopes, safety, microexplosives

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7. Pontalti L (2023). Importanza delle fosse di bonifica per la tutela delle specie ittiche d’interesse conservazionistico del Fiume Adige, in Provincia di Trento.

 

Riassunto: Le fosse di bonifica atesine sono quel che rimane del vecchio alveo naturale dell’Adige e delle vaste zone palustri che lo circondavano: queste paludi sono state trasformate in campagne a metà dell’Ottocento, con la rettificazione dell’alveo fluviale e la creazione delle fosse. Rispetto a quella dell’Adige, l’acqua fluente nelle fosse è più calda e ricca di piante acquatiche sommerse ed emergenti: perciò è più adatta alla riproduzione di molte specie di pesci, soprattutto ciprinidi, che poi si trasferiscono nel fiume. La maggior parte delle specie ittiche presenti nelle fosse è considerata d’interesse conservazionistico.

 

Parole chiave: fosse di bonifica, canalizzazione del letto fluviale, pesci d’acqua dolce, conservazione

 

Abstract: The drainage ditches in the Adige Valley are what remains of the old natural riverbed of the Adige River and the vast marshy areas that surrounded it: these marshes were drained in the mid-nineteenth century, with the rectification of the riverbed and the creation of the ditches. Compared to that of the Adige, the water flowing in the ditches is warmer and rich in submerged and emerging aquatic plants: therefore it is more suitable for the reproduction of many species of fish, especially cyprinids, which then move into the river. Most of the fish species present in the ditches are considered of conservation interest.

 

Key words: drainage ditches, riverbed canalization, freshwater fishes, conservation

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8. Gottardi V (2023). Classificazione del comportamento torrentizio dei bacini della Provincia di Trento.

 

Riassunto: La disponibilità di banche dati relative a caratteri geomorfologici e climatici dei bacini alpini e di un catasto eventi per la provincia di Trento ha permesso la creazione di un modello di classificazione della probabilità di avvenimento di fenomeni di colata detritica in area di conoide. Il modello proposto utilizza la Principal Component Analysis e la regressione logistica. I risultati vengono confrontati con alcuni modelli previsionali presenti in letteratura.

 

Parole chiave: colata detritica, bacino idrografico, Principal Component Analysis, regressione logistica, comportamento torrentizio

 

Abstract: The availability of databases on geomorphological and climatic characteristics of the Alpine basins and an event cadaster for the province of Trento allowed the creation of a model for classifying the probability of occurrence of debris flow phenomena in fan areas. The proposed model uses Principal Component Analysis and logistic regression. The results are compared with some prediction models in the literature.

 

Key words: debris flow, watershed, Principal Component Analysis, Logistic regression, torrential behaviour

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Foto di copertina un'opera di Silvano Nebl: "Tramonto a Carezza"
In copertina opera di Silvano Nebl Tramonto a Carezza, 1971, Olio su cartone telato, 80 x 60 cm