DENDRONATURA N.2 2006
1. Maino F, Endrizzi I, Martinelli A, Cantiani MG (2006). La percezione del bosco da parte degli abitanti della città di Trento.
Riassunto: Il lavoro illustra i primi risultati di una ricerca volta ad evidenziare opinioni e necessità degli abitanti della città di Trento nei confronti del bosco e della sua gestione. La conoscenza del legame con il territorio e delle priorità che vengono attribuite dalla popolazione alle funzioni del bosco è oggi particolarmente importante sia sotto il profilo della politica forestale e della comunicazione tra amministrazione e cittadini, sia al livello direttamente operativo della pianificazione e della gestione forestale. L'indagine e stata effettuata tramite un questionario inviato ad un campione di 1000 famiglie estratto casualmente dall'anagrafe di Trento. I risultati che vengono discussi nell'articolo riguardano la prima fase della ricerca, che ha interessato la collina est di Trento.
Abstract: Knowledge of social demands on the forest is today more and more important for forest management and policy. This paper illustrates the first results of a research which aims at highlighting attitudes and opinions on the forest and forestry among people living in the city of Trento. The survey was mailed to a sample of 1000 families randomly selected from the register of births of Trento. The results discussed in the paper concern the east side of the city.
2. Spinelli R, Magagnotti N, Rivaben G (2006). Condizioni di sostenibilità economica nella gestione delle pinete artificiali.
Riassunto: Condizioni di sostenibilità economica nella gestione delle pinete artificiali.
La prova verifica la convenienza a sostituire il diradamento tardivo con il taglio a buche nelle pinete artificiali di pino nero. Quest'ultimo si è dimostrato capace di aumentare nettamente la sostenibilità economica degli interventi di manutenzione nelle pinete artificiali di pino nero, perché facilita l'utilizzazione e produce assortimenti di maggior valore rispetto a quelli ottenuti da un diradamento selettivo di tipo tradizionale: il beneficio è notevolissimo, perché in condizioni favorevoli, il taglio a buche consente di ottenere un profitto di alcune centinaia di Euro ad ettaro, dove normalmente si registrerebbero forti passività. Il taglio a buche consente dì applicare diverse strategie produttive, volte a raccogliere esclusivamente tondame, esclusivamente cippato o una miscela dei due. Fondamentale anche il ruolo della logistica, tanto più importante in un contesto montano spesso penalizzato dalla carenza di infrastrutture.
Abstract: Conditions for the economically-sustainable management of pine plantations.
The trials checked the benefit eventually obtained by replacing the delayed thinning of Austrian pine plantations with patch cuts. The latter treatment resulted capable of increasing the economic sustainability of forest management, by maching arvesting easier and by increasing the value of the harvest. The benefit of applying patch cuts instead of selection thinning is remarkable, because - under favourable conditions - patch cuts obtain a profit of several hundreds Euros per hectares, where selection thinning would incur heavy financial losses. Patch cutting allows the implementation of several production strategies, aimed at producing logs, chips or a mix of both. Logistics proved crucial, especially in mountain regions suffering from the lack of appropriate infrastructure.
3. Berti P (2006). Soluzioni tecniche che consentono la discesa dei fiumi da parte della fauna ittica.
Riassunto: Per agevolare le migrazioni della fauna ittica lungo le aste dei fiumi, in particolar modo di quelli che presentano una moltitudine di sbarramenti orizzontali di vario tipo, c'è bisogno di dispositivi idraulici progettati proprio per superare questi ostacoli. Mentre per la risalita dei fiumi molto è già stato fatto, la problematica della discesa rimane aperta, benché esistano esempi funzionanti di impianti negli U.S.A. Accanto a barriere fisiche e comportamentali che evitano l'ingresso dei pesci nelle turbine, indirizzandoli invece verso dei canali bye-pass, esistono anche delle soluzioni alternative che prevedono turbine a basso impatto o dei sistemi di trasporto con mezzi navali o su gomma.
Abstract: In order to preserve fish migration in rivers, especially in rvers with many horizontal obstructions like dams or hydropower systems, very different types of hydraulic constructions are required. Whereas for migrants in the upstream direction very much has been done, the opposite occurred with the important matter related to the downstream migration, thoug some projects deal successfully with this problem in the U.S. In addition to physical and behaviour barriers, which avoid the entrance of fishes into the turbines, guiding them to a bye-pass channel of different types, also special fish friendly turbines have been tested and fish transportation measures are practiced.
4. Casarotto C (2006). Dendrocronologia e dendrogeomorfologia in Val Roseg (Svizzera - Grigioni).
Riassunto: Lo studio svolto in alta Val Roseg ha evidenziato le potenzialità del metodo dendrocronologico e dendrogeomorfologico per la datazione di depositi quaternari in aree proglaciali, per la datazione di morene formate dai ghiacciai durante la Piccola Età Glaciale, di eventi geomorfologici come i debris flow e per il calcolo dei tempi di risposta delle masse glaciali. I larici che crescono sulla piana proglaciale tra i 2050 e i 2100 m di quota sono caratterizzati da un tempo di colonizzazione medio di 1O anni. Tale dato, sommato al conteggio degli anelli di una carota effettuata ad un metro di altezza e al tempo necessario alla pianta per arrivare a tale altezza (30 anni) ha permesso di datare con un'ottima approssimazione i depositi quaternari dell'area proglaciale. L'analisi dei carotaggi eseguiti sui larici e sui cembri ha permesso inoltre di costruire una curva dendrocronologica estesa al 1899, curva che con il metodo dei cross-dating permette di datare eventi geomorfologici. Correlando i dati meteorologici delle temperature e delle precipitazioni con lo spessore degli anelli di larici e cembri si è osservato come, soprattutto per i larici, si hanno elevati valori di correlazione tra crescita della pianta e andamento delle temperature.
La bassa correlazione con le precipitazioni viene spiegata ammettendo che grazie alle precipitazioni nevose e alla fusione glaciale la carenza idrica non è mai tale da limitare l'attività fotosintetica. lnfine, le curve dendrocronologiche hanno permesso di calcolare il tempo di risposta dei ghiacciai più estesi della Val Roseg, il Vadret da Tschierva e il Vadret da Roseg, pari a 4 e 6 anni rispettivamente.
Abstract: The studies in high Val Roseg have showed the potentiality of the dendrochronology and dendrogeomorphology in dating mineral deposits of the Quaternary Period in proglacial area, in dating moraines of glaciers of the Little Ice Age and in dating geomorphologic events like debris flow, and in calculating the response times of glacial mass. The larches, that grow on the proglacial area between 2050 and 2100 m, have a mean colonizing time of 1O years. This data if we add the counting of the rings of a stock coring at 1 m of high and the time that a plant needs to arrive at 1 m of high (almost 30 years), has enabled to date the mineral deposit of the Quaternary period in the proglacial area. Moreover the analysis of coring on larches and swiss pines enabled to develop a dendrochronologic curve since the 1899 year, that allows to date geomorphologic events with the cross-dating methods.
Making a correlation of meteorologic data of temperatures and precipitations with the tickness of the rings of larches and swiss pines, it was possible to observe how predominantly for larches, there are high values of correlation between the growth of a plant and the trend of temperatures.
The low correlation with precipitations can be explain because the water lack does not limit the photosynthesis activity because of the snow and the glacial fusion.
Finally the dendrochronology curves allow to calculate the response time of two largest glaciers in Val Roseg Valley, the Tschierva Glacier and Roseg Glacier, of 4 and 6 years respectively.
5. Behmann dell'Elmo G (2006). Lavori forestali e sicurezza.
Riassunto: l lavori forestali sottostanno, come le attività di qualunque altro segmento produttivo, alle disposizioni che regolano la materia della sicurezza e salute dei lavoratori. La normativa nazionale è decisamente complessa, ma il provvedimento guida e il D.Lgs. 626/94. Il decreto si caratterizza per l'introduzione di un "sistema integrato" di gestione delle attività di prevenzione e protezione in ambito lavorativo. Il sistema viene costruito con la ridefinizione delle figure aziendali, introducendone delle nuove e prevedendo nuove strutture. In particolare risaltano i ruoli dei datore di lavoro - coadiuvato da altre figure tecniche e professionali - artefice e responsabile degli obblighi di sicurezza e del lavoratore, non solo beneficiario, ma anche protagonista della sua tutela.