DENDRONATURA N.1 2023
1. Basso G, Tomasetti R (2023). Il senso di Elio Caola per la neve.
2. Chistè MC, Bernabei M, Bontadi J, Carrer F, Angelucci DE (2023). Studio dendrocronologico di campioni provenienti da strutture pastorali d’alta quota in Val di Sole (Trento, Progetto ALPES).
Riassunto: Questo articolo presenta lo studio dendrocronologico di alcuni campioni in legno provenienti da strutture in pietra a secco della Val Poré e della Val Molinac (Val di Sole, Trento), a circa 2300 m di quota. Lo studio si inserisce nell’ambito del progetto di ricerca ALPES e prende origine dall'elaborato di laurea triennale di Maria Chiara Chistè.
L’indagine si è articolata nel campionamento e nell’analisi del legno dei travetti dormienti che erano parte delle strutture di copertura di due bait (capanne di pastori): MZ001S, situato in Val Molinac, e MZ011S, presente in Val Poré.
Lo studio anatomico del legno ha permesso il riconoscimento delle specie utilizzate, precisamente Larice ed Abete rosso, essenze tipiche di questa fascia altimetrica e verosimilmente raccolte in loco. Lo studio dendrocronologico ha inoltre fornito una datazione dei campioni provenienti dal sito MZ011S, in Val Poré, che risultano risalire al 1986; questa indicazione temporale collima con le ipotesi archeologiche relative alle ultime fasi di utilizzo di queste strutture. In questo modo, l’applicazione della tecnica dendrocronologica ha fornito un ulteriore dato cronologico e archeologico, corrispondente all’ultima ristrutturazione delle strutture in pietra a secco, che costituisce il terminus post quem del loro abbandono definitivo.
Parole chiave: dendrocronologia, archeologia dei paesaggi alpini, strutture in pietra a secco
Abstract: This paper presents the dendrochronological study of some wood samples from two historical dry-stone structures located in Val Poré and Val Molinac (Val di Sole, Trento, Italy), at an elevation of about 2300 m. The study was undertaken in the context of the ALPES research project and developed from the results of the undergraduate work of Maria Chiara Chistè.
The study involved the sampling and analysis of the wood from dormant joists that were part of the roofing structures of two shepherd huts: MZ001S, located in Val Molinac, and MZ011S, in Val Poré.
The anatomical study of the wood has shown that the species used are larch and spruce, both of them present on this altitudinal belt and most probably collected from the immediate surroundings. The dendrochronological study has provided an accurate age for the samples coming from the MZ011S site, which date from 1986. This date matches with the archaeological information available on the last phases of use of these structures. This case study shows that the application of the dendrochronology has provided a novel archaeological and chronological information, that is, the age of the last restoration of the dry-stone structures, which works as a terminus post quem for their final abandonment.
Key words: dendrochronology, archaeology of Alpine landscapes, stone structures
3. Calzolari G (2023). Progetto di mobilità sostenibile all’interno di una valle alpina: caso studio della Val di Rabbi nel Parco Nazionale dello Stelvio.
Riassunto: L’elaborato di tesi descrive lo studio condotto all’interno di un progetto di analisi sulla mobilità dei flussi turistici in stagione estiva nel territorio della Val di Rabbi, una piccola valle alpina laterale della principale Val di Sole nel settore Trentino del Parco Nazionale dello Stelvio. Il focus dell’elaborato tratta di un’indagine principalmente di natura qualitativa ed in secondo luogo quantitativa sui flussi turistici interessati all’area di studio durante i mesi di stagione estiva, nel periodo dal mese di giugno al mese di settembre 2021. A tal fine, sono state indagate le qualità e le caratteristiche rappresentative di tali turisti, l’entità e la modalità con cui essi effettuano spostamenti all’interno del territorio e, infine, le loro abitudini e percezioni sul tema della mobilità sostenibile.
Durante il periodo di indagini, sono state utilizzate diverse tecniche per la raccolta di dati ed informazioni, di tipo sia qualitativo sia quantitativo. Ai fini dell’indagine, sono
state impiegate tecniche specifiche per la raccolta di dati sul campo, tra cui l’utilizzo di e-survey e di interviste dirette face to face, in due fasi distinte del progetto.
All’interno di un’ulteriore fase del progetto, sono stati utilizzati dispositivi di monitoraggio ad infrarossi per la rilevazione del passaggio di pedoni e, contemporaneamente, dispositivi di monitoraggio a rilevazione magnetica per il passaggio di mountain bike, e-bike e di autoveicoli.
Sulla base delle considerazioni ottenute, è stata sviluppata un’analisi statistica finalizzata ad un’indagine più approfondita dei dati ottenuti: mediante uno studio di omogeneità e di correlazione delle variabili multivariate, riscontrando la presenza di una regione di alto gradimento, all’interno della quale è emersa una correlazione tra alcune delle variabili indagate durante le indagini.
Dall’esaminazione dei dati raccolti, è stato possibile stilare conclusioni finali in merito alle azioni e strategie che, il Parco Nazionale dello Stelvio e le amministrazioni pubbliche coinvolte, dovrebbero adottare per raggiungere un cambiamento del target turistico e, di conseguenza, dell’intera immagine della Val di Rabbi.
Parole chiave: mobilità sostenibile, segmenti turistici, Parco Nazionale dello Stelvio
Abstract: The thesis paper describes the study that took place as part of a project to analyze the mobility of tourist flows, during the summer season, in the territory of Val di Rabbi, a small alpine side valley of the main Val di Sole in the Trentino sector of the Stelvio National Park. The focus of the paper deals with a primarily qualitative and secondarily quantitative investigation of tourist flows interested in the study area during the months of the summer tourist season, in the period from June to September 2021. To this end, the representative qualities and characteristics of these tourists, the extent and manner in which they commute within the area and, finally, their habits and perceptions on the issue of sustainable mobility were investigated.
During the survey period, various techniques were used to collect data and information, both qualitative and quantitative.
For the purposes of the survey, specific field data collection techniques were employed, including the use of e-surveys and face-to-face direct interviews, in two separate phases of the project.
Within a further phase of the project, infrared monitoring devices were used to detect pedestrian passage and, simultaneously, magnetic detection monitoring devices for mountain bike, e-bike and motor vehicle passage.
Based on the considerations obtained, a statistical analysis was developed aimed at a more in-depth investigation of the data obtained: by means of a homogeneity and correlation study of the multivariate variables, a region of high liking was found, within which a correlation emerged between some of the variables investigated during the surveys.
From the examination of the collected data, it was possible to draw final conclusions regarding the actions and strategies that, the Stelvio National Park and the public administrations involved, should adopt in order to achieve a change in the tourist target and, consequently, in the entire image of Val di Rabbi.
Key words: sustainable mobility, tourism segments, Stelvio National Park
4. Montibeller S (2023). Assistenza tecnica e contrassegnatura mediante utilizzo di martello forestale a sgorbia.
Riassunto: Nella Provincia Autonoma di Trento le autorizzazioni al taglio delle piante in bosco, da sempre hanno seguito norme ben precise e limiti stabiliti dal legislatore. I criteri guida sono sempre stati rivolti ad un miglioramento continuo della foresta per massimizzarne i prodotti ottenibili da questa (legname da opera e legna da ardere), ma hanno sempre focalizzato l’attenzione sull’obbiettivo di garantire durevolezza nel tempo delle funzioni primarie del bosco, in primis la sicurezza dei versanti. In Trentino, si sono avvicendate, per ragioni storiche amministrazioni prima austriache – mitteleuropee - ed infine italiane, ma nel genoma delle popolazioni di montagna, l’attenzione per i boschi non è mai venuta meno, radicata fin dal Medioevo e trascritta in Carte di Regola che stabilivano le modalità di gestione di questi boschi sui quali gravavano diritti di godimento collettivo (usi civici) e dai quali le genti traevano sostentamento. L’autorizzazione al taglio e le attività di contrassegnatura se da prima non erano codificate, nel tempo sono diventate prassi consolidate ed avvallate da norme di settore che si sono nel tempo arricchite di significati profondi e trasversali a tutte le funzioni che la foresta riassume in sé. In quest’ottica, le autorizzazioni al taglio, e la contrassegnatura con martello forestale diventano un’operazione estremamente delicata e complessa che va a toccare interessi trasversali (economici, ambientali, paesaggistici, urbanistici) su materie di interesse nazionale, europeo (entrata in vigore il 3 marzo 2013 del Regolamento UE) n. 995/2010 “EUTR” (European Timber Regulation) e per finire mondiale se si fa riferimento ai trattati sul clima e la protezione della biodiversità.
Parole chiave: autonomia, foreste, autorizzazione
Abstract: In the Autonomous Province of Trento, the authorizations to cut trees in the woods have always followed precise rules and limits established by the legislator. The guiding criteria have always been aimed at a continuous improvement of the forest to maximize the products obtainable from it (wood for construction and firewood) but have always focused attention on ensuring durability over time of the primary functions of the forest first and foremost the safety of the slopes. In Trentino, for historical reasons, first Austrian - Central European - and finally Italian administrations have alternated, but in the genome of the mountain populations, the attention for the woods has never decreased, rooted since the Middle Ages, and transcribed in the Charters of Rule which established the methods of management of these woods on which collective enjoyment rights weighed (civic uses) and from which the people drew their sustenance. The authorization to cut and the marking activities, if not previously codified, have become consolidated practices over the years, endorsed by sector regulations which acquired profound and transversal meanings to all the functions that the forest embodies. From this point of view, the authorizations to cut, and the marking with forest hammer become an extremely delicate and complex operation that affects transversal interests (economic, environmental, landscaping, urban planning) on matters of national, European interest (entry into force on 3rd March 2013 of the EU Regulation) n. 995/2010 “EUTR” (European Timber Regulation) and in the end worldwide if we refer to the treaties on climate and protection of biodiversity.
Key words: autonomy, forests, authorization
5. Corradi L, Bombieri G (2023). Tritoni alpestri e pozzi carsici: rifugio sicuro o attrazione fatale?
Riassunto: Nel presente lavoro viene documentata la presenza del Tritone alpestre in ambiente ipogeo, sul fondo di due cavità carsiche a sviluppo verticale nei Monti Lessini, nelle Prealpi Venete. Il monitoraggio si è sviluppato in 6 sessioni di campionamento per ciascuna grotta, avvenute nell’arco temporale di un anno, ed ha portato ad un totale di 108 eventi di misurazione. Sono stati posti a confronto i parametri ambientali delle due grotte, rilevati durante ogni sessione di campionamento. Una successiva indagine nelle pozze d’alpeggio limitrofe alle due grotte ha consentito un confronto tra le popolazioni presenti nei due diversi ambienti, evidenziando differenze nei parametri biometrici, nella diversa frequenza di individui giovanili e nelle condizioni corporee degli individui.
Parole chiave: Ichthyosaura alpestris, grotte, Prealpi Venete
Abstract: This work records the presence of the Alpine Newt in the underground environment, on the ground of two vertically developing caves of the Lessini Mountains, in the Venetian Prealps. The survey was developed in 6 sampling sessions for each cave, which took place over a period of one year, carrying out a total of 108 measurement events. The environmental parameters of the two caves, measured during each sampling session, were compared. A subsequent survey in the cattle watering pools close to the two caves allowed a comparison between the populations living in the two different environments, highlighting differences in the biometric parameters, in the different frequency of juvenile individuals and in the body conditions of the individuals.
Key words: Ichthyosaura alpestris, caves, Venetian Prealps
6. Santi F, Bombieri G (2023). Il gambero di fiume europeo nelle vallate dei torrenti Alpone e Tramigna in Provincia di Verona
Riassunto: Nel presente studio il Gambero di Fiume Austropotamobius pallies (Lereboullet, 1858) è oggetto di un monitoraggio nelle vallate veronesi dei torrenti Alpone e Tramigna. Il lavoro non si limita alla sola mappatura della sua presenza, bensì approfondisce habitat e stato delle popolazioni rilevate. L’attività di censimento ha regalato preziosi dati relativi anche ad un altro decapode, il Gambero Rosso della Louisiana Procambarus clarkii (Girard, 1852), una specie alloctona invasiva. I rilievi effettuati, e l’attenta osservazione del territorio, hanno portato alla luce criticità e punti di forza delle popolazioni del Gambero di Fiume Europeo nel contesto dell’area di studio.
Parole chiave: Austropotamobius pallipes, Procambarus clarkii, Alpone, Tramigna, monitoraggio, biodiversità, specie aliene, specie invasive, gambero di fiume europeo
Abstract: In this study there are monitoring data obtained in the Verona valleys of the Alpone and Tramigna streams about the white-clawed crayfish Austropotamobius pallies (Lereboullet, 1858). The research is not just limited to the mapping of its presence but deepen the habitat and status of the populations found. The census activity also provided valuable data relating to another decapod, the Louisiana red shrimp Procambarus clarkii (Girard, 1852), an invasive alien species. The surveys combined with the careful observation of the territory, have revealed critical issues and strengths of the European crayfish populations in the context of the study area.
Key words: Austropotamobius pallipes, Procambarus clarki, Alpone, Tramigna, monitoring, biodiversity, alien species, invasive species, white-clawed crayfish
7. Atena A, Paletto A, Schnabel T (2023). Innovazioni di prodotto per la valorizzazione dei residui legnosi della filiera foresta-legno.
Riassunto: Il settore foresta-legno svolge un ruolo fondamentale nella Regione Alpina, contribuendo allo sviluppo dell’economia locale e alla creazione di nuove opportunità lavorative. Il progetto CirculAlps, realizzato nel periodo 2018-2019 nell’ambito della EU Strategy for the Alpine Region (EUSALP), ha fornito un contributo importante per la promozione dell’economia circolare attraverso l’analisi del processo innovativo legato alla valorizzazione dei residui legnosi della filiera foresta-legno. Il presente articolo mostra uno dei principali risultati del progetto CirculAlps concernente la mappatura degli scarti legnosi lungo tutta la filiera e i possibili impieghi degli stessi per la produzione di innovativi prodotti bio-based quali ad esempio: pannelli per la bioedilizia impiegando la fibra di legno; olii essenziali attraverso la lavorazione degli aghi e rametti di conifere; bioschiume impiegando il tannino estratto dalla corteccia. Tutte queste innovazioni di prodotto sono interessanti esempi di valorizzazione degli scarti dei processi produttivi in una prospettiva di bioeconomia circolare come richiesto dal nuovo EU Circular Economy Action Plan (2020).
Parole chiave: bioeconomia, economia circolare, processo innovativo, lana di legno, olii essenziali, bioschiume
Abstract: The forest-wood sector plays a fundamental role in the Alpine Region providing an important contribution to the development of local economy and the creation of new job opportunities. The CirculAlps project – carried out in the period 2018-2019 in the context of the EU Strategy for the Alpine Region (EUSALP) – has provided an important contribution to the promotion of the circular economy in the Alpine forest-wood sector through mapping the innovative process related to the valorisation of wood residues. This paper show one of the most important results of the CirculAlps project about mapping of wood residues throughout the supply chain and potential uses of them for the production of innovative bio-based products such as for example: panels used in green building from wood fibers; essential oils using needles and twigs of conifers; biofoams using tannin extract from bark. All these innovations of product are interesting examples of valorization of waste from production processes in a circular bioeconomy perspective as required by the new EU Circular Economy Action Plan (2020).
Key words: bioeconomy, circular economy, innovative process, wood wool, essential oils, biofoams