DENDRONATURA N.1 2016
1. Grofer A (1994). Rapporto fra comunità di villaggio e paesaggio
Riassunto: Nonostante le modificazioni dell’età contemporanea, il territorio conserva i segni dell’evoluzione sociale e culturale delle popolazioni che lo hanno abitato. Elemento ancora riconoscibile è il villaggio, come espressione della comunità organizzata sotto l’aspetto fisico, sociale e familiare. Assumono quindi particolare importanza le “Carte di regola” e gli “Statuti” dell’età comunale, che disciplinavano, nell’interesse comune, l’uso della montagna in generale, del bosco, dei pascoli, delle acque, ecc. in particolare. Questi documenti rappresentano uno degli elementi sostanziali per la conoscenza del paesaggio agro-forestale-pastorale quale era in età preindustriale.
Parole chiave: Comunità, paesaggio, regole, usi civici.
Abstract: Despite the changes occurred in the modern age, the landscape preserves the signs of socio-cultural evolution of the local populations. In particular, the village is the main recognizable element of the landscape; it is the expression of the physical, social and familiar aspects concerning the organized community. The “Carte di regola” and “Statuti” of the communal age aimed to regulate the use of natural resources (forests, grasslands and water bodies) in the mountain areas are particularly important. These documents are one of the substantial elements for knowledge of agro-forestry landscape in the pre-industrial age.
Key words: Community, landscape, regole, common property rights
2. Leoni D (2015). Il bosco alpino e la guerra 1915-1918
Riassunto: La prima guerra mondiale (1915-1918) in tutta la zona delle Alpi colpì non solo gli uomini, ma anche i boschi. Il bosco fu distrutto sia per essere utilizzato per ogni tipo di costruzioni, sia per liberare la superficie da un potenziale rifugio o nascondiglio. Gli effetti furono negativi: alla diminuzione sensibile della superficie forestale seguì un aumento del dissesto idrogeologico e le comunità locali videro annullate le provenienti dalla montagna. Questa distruzione contribuì comunque a cambiare la percezione del bosco da parte dell’opinione pubblica, che iniziò, ancora negli anni della guerra, a manifestare idee di salvaguardia e ricostruzione del manto forestale.
Parole chiave: Alpi, bosco, distruzione, guerra.
Abstract: In the Alps, the World War I (1915-1918) hit both men and woodlands. The woodlands have been destroyed in order to be used for the buildings and to free the surface from potential hiding places. The effects were negative: the decrease of forest area has given rise to hydrogeological instability and the local community have lost the opportunity to obtain goods from mountain areas. This situation has led to a change of the public opinion’s perception about woodlands. During the war time, the public opinion began to manifest ideas concerning the conservation and protection of forest resource.
Key words: Alps, woodland, destruction, war.
3. Rosà A (2016). Il ruolo delle proprietà collettive nello sviluppo del territorio. Il caso delle valli di Fiemme e Fassa
Riassunto: Il contributo ha come oggetto le proprietà collettive, intese come un diverso modo di possedere, alternativo alla proprietà pubblica e privata. Lo studio di questa particolare forma di proprietà richiede un approccio interdisciplinare, in grado di valutare l’incidenza che i sistemi di gestione e uso collettivo delle risorse naturali hanno sul territorio, nelle sue componenti ambientale, economica, sociale e culturale e che tenga conto anche della percezione che gli enti gestori di beni collettivi hanno di sé e del loro ruolo nell’ambito di una comunità.
Si prendono in esame i commons delle valli di Fiemme e Fassa, territorio con consolidata presenza di istituzioni collettive, alcune delle quali con una storia secolare (come la Magnifica Comunità di Fiemme) che gestiscono un ricco patrimonio silvo- pastorale. Il contributo mette in evidenza le importanti funzioni svolte dalle proprietà collettive: una funzione ecologica di conservazione e valorizzazione delle risorse naturali, una funzione economica di utilizzo delle risorse e una funzione socio-culturale di coesione sociale e tutela del patrimonio storico e culturale della comunità.
Da più parti si è spesso ritenuta impossibile una gestione efficiente dei beni comuni (la cosiddetta ‘tragedia dei commons’), ma le istituzioni esaminate dimostrano invece come sia possibile coniugare l’efficienza della gestione con la sostenibilità ambientale e la solidità istituzionale.
Nel contesto della governance territoriale, le proprietà collettive si configurano pertanto come sistemi di gestione sostenibile delle risorse naturali e possono quindi svolgere un importante ruolo di promozione dello sviluppo del territorio.
Parole chiave: proprietà collettive, gestione delle risorse naturali, sviluppo sostenibile, governance, Valli di Fiemme e Fassa (Trentino).
Abstract: The paper examines common property, considered as a different way of owning, alternative to public or private property. The study of this particular form of property requires an interdisciplinary approach, capable of evaluating the (environmental, economic, social and cultural) impact that management systems and the common use of natural resources have on the territory and that also considers the perception that the institutions managing the common properties have of themselves and their role in the community.
This case study investigates the area of the Avisio valley (Fiemme and Fassa, in the north east of Trentino), characterized by a historical tradition of common forest and land properties management (as Magnifica Comunità di Fiemme). The paper highlights the important functions of the common properties: an ecological function by safeguarding and enhancing natural resources, an economic function through the proper use of resources, as well as a social and cultural function promoting social cohesion and protection of the community’s cultural and historical heritage.
Several economists believe that an efficient management of the commons is impossible (the ‘tragedy of the commons’), however the institutions studied show that an efficient management can be combined with environmental sustainability and institutional robustness.
The common properties are therefore sustainable management systems of natural resources; in the context of territorial governance, they can play an important role in the development of the region.
Key words: Commons, natural resources management, sustainable development, governance, Valli di Fiemme e Fassa (Trentino)
4. Accastello C, Brun F (2016). Un modello spaziale per l’analisi dei costi di utilizzazione in un’area montana
Riassunto: L’articolo descrive un modello spaziale, applicato ad un’area forestale montana, in cui si è ripercorso il processo di stima dei costi di utilizzazione in funzione delle caratteristiche territoriali, degli assortimenti retraibili e degli interventi previsti dalla pianificazione forestale. Basato sui dati del Piano Forestale Aziendale del comune di Oulx (TO), il modello opera a livello delle particelle individuate su base strutturale in una compresa forestale produttiva e restituisce un indice, chiamato Valore di Vocazionalità, che misura l’attitudine all’utilizzazione forestale di ciascuna area in cui si può intervenire con i cantieri forestali. Tale indice viene poi utilizzato per calcolare le rese delle singole operazioni dei cantieri forestali al fine di stimare in modo oggettivo il loro costo. I risultati mostrano un forte legame tra i costi unitari di utilizzazione, compresi mediamente tra 30 e 50 €/m3, e l’ indice, che pertanto si presta ad essere efficacemente utilizzato per fornire indicazioni speditive.
Parole chiave: economia forestale, costi di utilizzazione, modello spaziale, Piemonte.
Abstract: This essay describe a spatial model, applied on a mountain forest area, able to evaluate the stumpage cost of lumbering in relation to territorial features, main timber assortments and fellings prescribed by the forest planning. Based on data from the current Forest Business Plan of Oulx, (Torino, Italy), the model, applied on units defined by their structural features into a productive forest stand, defines an index call Vocational Value able to assess the attitude of an area to a prescribed silvicultural treatment. This value is then related to hourly yields of forest operations, so to estimate their costs with objective and precise data for each area. Results show a strong bound between the unitary logging costs, mostly included between 30 and 50 €/mc, and the index, which can be effectively used to provide information to forest managers on economic results of utilization cuts.
Key words: Forest economics, forest utilization costs, spatial model, Piedmont Region.
5. Zenatti S, Gottardo L, Scotton M (2016). Restauro ecologico di praterie seminaturali tramite distribuzione di erba verde: l’esempio di Canal San Bovo (TN)
Riassunto: Il restauro di praterie seminaturali e ricche di specie è diventato negli ultimi anni uno strumento importante per valorizzare il paesaggio e il pregio naturalistico degli ambienti alpini tipici. Un restauro di questo tipo deve mirare ad ottenere fitocenosi ricche di specie native, in equilibrio con l’ambiente e in grado di soddisfare esigenze di produzione di foraggio, di biodiversità e paesaggistiche. La tecnica analizzata per il restauro è la distribuzione di erba verde proveniente da praterie donatrici della zona, ricche di specie e gestite in maniera estensiva. Tale tecnica permette di ottenere ottimi risultati in tempi brevi e con costi abbastanza contenuti. Nell’articolo vengono descritti i lavori di preparazione del suolo e applicazione della tecnica di rinverdimento e sono analizzate l’efficienza tecnica del restauro (velocità di copertura del terreno) e l’efficienza ecologica, valutata osservando il trasferimento di specie dalle praterie donatrici ai siti restaurati. Per gli anni successivi al restauro bisogna prevedere una gestione delle praterie ottenute calibrata sulle caratteristiche di elevata biodiversità e di produzione di foraggi di pregio adatti a produzioni casearie di qualità.
Parole chiave: Biodiversità, Restauro ecologico, Specie native, Efficienza ecologica, Praterie seminaturali.
Abstract: In recent years, the restoration of semi-natural and abundant of species pastures became an important instrument to give value to the landscape and to the natural quality of typical alpine environment. This kind of restoration has to aim at obtaining fitocenosis abundant of native species, which are in balance with the environment and are able to satisfy fodder, biodiversity and environmental need of production. The analyzed technique for restoration is the green grass distribution. The grass comes from areal donor pastures, abundant of species and organized in an extensive way. This technique enables to obtain optimum results in short time and with costs which are limited enough. In the article are described the preparation works for the soil and the application of regreening technique. There are analyzed the restoration technique efficiency (the speed of soil covering) and the ecological efficiency valued observing the transfer of species from donor pastures to restored locations. During the following years after the restoration it is necessary to base the management of the pastures obtained, on the characteristics of high biodiversity and production of valuable fodder suitable for quality dairy products.
Key words: Biodiversity, Ecological restoration, Ecological efficiency, Native species, Seminatural grassland
6. Graziani A, Vittori Antisari L (2016). Studio di una cronosequenza di suoli in rimboschimenti di Pseudostuga menziesii (Mirb.) Franco nella Riserva di Vallombrosa (FI)
Riassunto: La ricerca ha riguardato lo studio del suolo in funzione dell’età del rimboschimento in popolamenti di Douglasia di alcune parcelle sperimentali nella Riserva di
Vallombrosa (FI). Lo studio è stato realizzato nell’ambito di una collaborazione tra DipSA-Università di Bologna e
CREA-SEL di Arezzo volta a monitorare gli stock di carbonio e azoto di soprassuoli forestali. Per questa indagine sono stati aperti sette profili sotto piantagioni di douglasia di 60, 80, 100 e
120 anni e su di essi sono stati effettuati i campionamenti degli orizzonti diagnostici e per il calcolo della bulk density. Lo studio del profilo e le analisi fisiche, chimiche e biochimiche di
laboratorio hanno condotto alla classificazione dei suoli secondo la Soil Taxonomy e i parametri di mobilità del ferro ne hanno definito la situazione evolutiva. In relazione all’età delle piante
si sono osservati il processo pedogenetico e l’accumulo di sostanza organica lungo la cronosequenza e si sono calcolati gli stock di carbonio totale, delle frazioni del C umificato e non
umificato e di azoto totale.
Parole chiave: douglasia, soil carbon stock, Vallombrosa.
Abstract: The aim of this study was to analyze the pedological, chemical and biochemical properties of soil in order to assess the Douglas-fir cover effect in accordance to the age of the stands. The work was conducted inside a partnership about forest carbon and nitrogen stock monitoring, between the Agriculture Science Department of the University of Bologna (Dipsa) and the Centre for Agriculture Research and Economical analysis- Department of Selviculture (CREA- SEL) of Arezzo. The study area consisted of some experimental plots of Douglas-fir belonging to Pavari’set for the introduction of exotic species in Italy and is located near Florence, in the State Nature Reserve of Vallombrosa. Seven soil profiles were dug under Douglas-fir reforestations of 60, 80, 100 and 120 years old. Soil samplings for the diagnostic horizons and for the bulk density have been collected, the soils have been classified according to the USDA-Soil Taxonomy and the Fe-parameters have been investigated the pedogenetic process along the chronosequence. The stocks of total organic C, of total N and of humified and not humified carbon fractions have been calculated and have been referred to the stand ages.
Key words: douglasia, soil carbon stock, Vallombrosa.
7. Dalla Valle C, Paris P, Pisanelli A, Camilli F (2016). I sistemi agroforestali
Riassunto: La necessità di aumentare in modo sostenibile le produzioni alimentari e legnose richiede modelli colturali in grado di coniugare sostenibilità ambientale ed efficienza produttiva. L’agroselvicoltura può contribuire all’obiettivo grazie alla consociazione di alberi fuori foresta, colture erbacee e zootecnia estensiva, permettendo un’intensificazione ecologica della produttività e un uso efficiente delle risorse naturali. Questo sia con nuovi sistemi agroforestali, sia attraverso la valorizzazione dei residui sistemi agroforestali tradizionali, importanti presidi di biodiversità e paesaggio. La Politica Agricola Comune (PAC) ha avuto un ruolo determinate a scapito dell’agroselvicoltura, finanziando solo la monocoltura agricola o forestale. La nuova PAC offre invece spunti di apertura per tutelare e promuovere l’agroselvicoltura in Europa.
Parole chiave: Agroforestazione, Politica Europea, Sviluppo Rurale.
Abstract: Agroforestry, as mixed land use systems incorporating trees, crops and husbandry, has been a key elements of the European landscapes throughout historical times.In many cases, agroforestry systems represent formerly widespread traditional systems that are currently declining; Agroforestry was in the past a key element of agroecosystems sustainability. The causes of the modern decline of agroforestry are both practical and economic, with the mechanization and industrialization of agricultural practices; European Agricultural Policy (CAP), supporting mostly monocultures, has contributed as well. Currently, agroforestry systems represent a new opportunity fora modern Smart Agriculture, because the deliberated integration between trees, crops and husbandry have dramatic potentialities to food and wood security, and environmental safeguard. In Europe, research is actively working on agroforestry systems,for implementing agroforestry into the current CAP.
Key words: Agroforestry, EU Policy, Rural Development
8. Tomasetti R (2016). Esperienze di gestione associata delle risorse forestali
Riassunto: La gestione collettiva del patrimonio forestale, un tempo motivo di sopravvivenza per le popolazioni di montagna, oggi assume un alto significato etico e sociale. I beni collettivi assicurano comunque sempre anche un valore economico, legato alla salvaguardia dell’ambiente, come ad esempio dimostra la minor incidenza di incendi nelle aree forestale condotte con gestione associata.
Parole chiave: Associazionismo, collettività, valore sociale, salvaguardia ambientale.
Abstract: In the historical time the common management of forest resources was considered relevant for the survival of the local population. Nowadays, the common forest management has a high ethical and social importance. The common resources ensure always a economic values linked to the environmental conservation as shown by lower incidence of forest fires in collectively managed forests.
Key words: Forest association, community, social value, environmental conservation
9. Rizzardi M (2016). La gestione del patrimonio forestale e delle risorse ambientali in Val di Non: il ruolo delle A.S.U.C. - amministrazioni separate beni uso civico
Riassunto: Il territorio assoggettato ad uso civico in Val di Non è pari al 60,0% del totale e possiede una vocazione fortemente naturale:
boschi, alpi e pascolo ne sono gli elementi caratterizzanti. Tale patrimonio ambientale è gestito e tutelato dalle Amministrazioni Separate beni Uso Civico, dove presenti, o, in alternativa, dai
consigli comunali. Queste Amministrazioni sono denominate con l’acronimo A.S.U.C e lo studio condotto ha permesso di caratterizzare il loro operato nella gestione del patrimonio forestale e delle
risorse ambientali in Val di Non.
Da una visione generale dell’uso civico presente in Trentino, si pone quindi l’attenzione specifica alle ventidue A.S.U.C presenti in Val di Non.
Per quanto concerne la parte metodologica, si è scelto di utilizzare un questionario semi-strutturato somministrato face to face ai rappresentati delle A.S.U.C nell’area oggetto di studio.
Dall’elaborazione dei dati ricavati emerge come la foresta sia l’elemento naturale principale. Le utilizzazioni del bosco sono preponderanti e l’ente indirizza le sue attenzioni al legname. In
secondo piano troviamo le altre risorse ambientali che, pur essendo presenti, non sono valorizzate come meriterebbero.
Oltre a ciò, affiorano numerosi altri aspetti inerenti la gestione del territorio: dall’analisi dell’esercizio degli usi civici, al sistema di reinvestimento dei profitti, spaziando per il
rapporto con la comunità locale.
Parole chiave: A.S.U.C, Val di Non, uso civico, gestione forestale, risorse ambientali.
Abstract: In the Non valley common properties account for 60,0% of the total land area, being mainly represented by forests and pastures. This natural heritage is managed and protected by the so-called Amministrazioni Separate beni Uso Civico organizations, where present, or by the municipal councils.
This study aims to characterize the A.S.U.C. management of forest heritage and natural resources in the Non valley.
Starting from a general description of common property rights in the Trentino region, specific attention is then drawn to the 22 A.S.U.C. organizations of the Non valley.
The management actions of each organization are investigated.
This research is based on face-to-face interviews. A structured questionnaire, containing both open and closed questions, has been proposed to the A.S.U.C. representatives in the Non valley.
Data analysis shows that forest is the main natural resource in the Non valley, being forest utilization predominant.
A.S.U.C. actions focus on timber. Although present, other natural resources receive less attention, being not considered as they should be.
In addition, further aspects concerning territorial management are covered, e.g. the exercise of common property rights, the process of profit reinvestment, the relationship with the local community.
Key words: A.S.U.C, Val di Non, common property rights, forest management, environmental resources
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