DENDRONATURA N.1 1993
1. Wolynski A (1993). La foresta di Fontainebleau: scrigno d'arte, di storia e di natura.
2. Osti F (1993). Studio delle abitudini alimentari del gallo cedrone (tetrao urogallus L.) nel Trentino occidentale.
Riassunto: Nel presente lavoro si riportano dati sull'alimentazione del gallo cedrone (Tetrao urogallus, L.) nel periodo autunno-primaverile raccolti, per la maggior parte, con l'esame del materiale alimentare contenuto nell'ingluvie e nel ventriglio di 51 soggetti (42 maschi e 9 femmine) del tetraonide raccolti durante il tempo di caccia negli anni 1969-1989 in Trentino occidentale. Le informazioni sull'alimentazione invernale sono state acquisite tramite osservazioni dirette fatte nelle aree di svernamento e di alimentazione della specie.
Viene riportato un elenco delle specie vegetali più importanti per l'alimentazione del cedrone nelle varie stagioni. Le foglie del pino (Pinus sylvestris), le foglie e le bacche di mirtillo (Vaccinium myrtillus) e di uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi) risultano di importanza fondamentale per il nutrimento del tetraonide in autunno. Si rileva una stenofagia invernale con la utilizzazione delle sole specie abete rosso (Picea excelsa), abete bianco (Abies alba) e faggio (Fagus silvatica). In primavera l'alimentazione diventa varia e comprende oltre al larice (Larix decidua), specie appartenenti alla famiglia delle Betulacee (Betula pendula, Alnus sp.) e molte altre specie di importanza minore comprese alcune Pteridofite. La componente animale dell'alimentazione del gallo cedrone scompare gradualmente nel mese di ottobre e ricompare all'inizio di maggio.
Abstract: The present research on capercaillie (Tetrao urogallus) food habits includes a period of nine months of year. It is based on examination of the crop and gizzard contents of 51 individuals shoot during the hunting season (september-dicember and may) and on observation directly made in field in winter (january-april) in the years 1969-1989 in the slopes of the Brenta Mountain in western Trentino (Italy).
The most important plants food utilized by capercaillie (42 male and 9 female) in autumn, winter and spring season are listed. Fundamental to the autumnal food are needles of pine (Pinus sylvestris) and leaves, twigs and berries of Vaccinium sp. and Arctostaphylos uva-ursi. The essential feature of the winter food seem to be its restriction to a few tree species: spruce (Picea abies), fir (Abies alba) and beech (Fagus silvatica). In spring the food is most varied and the capercaillie feeds on twigs of Larix decidua, Alnus sp., Betula pendula, Fagus silvatica and various vegetable matter (flowers of Pulsatilla sp., Eriophorum sp., twings of Sedum sp., Dryopteris sp., and other). The animal component in capercaillie feeding disappear greatly in october and reappear at beginning of may.
3. Bianchi M (1993). La pianificazione forestale è in grado di rispondere all' aumento ed alla diversificazione delle nostre richieste nei confronti del bosco?
4. Broll M (1993). Uso dell'ortofotocarta per la gestione dei boschi in Provincia di Bolzano.
5. Brugnoli A (1993). Il cervo in Provincia di Trento: situazione attuale ed analisi degli abbattimenti 1990-1991.
6. Tamanini B (1993). Alcune considerazioni sui rimboschimenti, le coniferazioni e le conversioni.
Abstract:
7. Hildago Lopez O (1993). «La guadua» (Guadua angustifolia Kunt): un bambù di grande importanza forestale per la Colombia.
8. Zorer P, Arman M (1993). Il ritrovamento degli antichi cippi della Malga Monte Alto. (Comune di Giovo, Trento).